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"Coloro che verranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa,
Li risusciterò nello Spirito di Mio Padre."
Venerdì 30 maggio 1975 ore 15 in cappella.
Ecco la luce.
Gesù mi appare; il Suo sguardo è di unestrema bontà. Egli mi
dice:
"Dite al sacerdote che non è più il tempo in cui Io
risuscitavo i corpi, ma è venuto il momento in cui Io devo risuscitare gli spiriti.
Quelli che pretendono, oggigiorno nel mondo, di risuscitare e guarire i corpi nel Mio
nome, non sono degni del Padre Mio dei cieli." (10)
Maddalena, andate e proclamate il Mio messaggio a Dozulé.
Lincarico che vi ho dato da adempiere, lo dovete adempiere. Non
temete, Io vi darò la forza."
Gesù mi sorride e prosegue:
"Questa città, Mio Padre lha benedetta e consacrata e
tutti coloro che verranno a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa, Io li risusciterò
nello Spirito di Mio Padre. Essi vi troveranno la pace e la gioia."
Poi Gesù mi guarda gravemente e dice:
"La prima religiosa che vi darà il bacio portando il messaggio
è incredula alle parole che sono uscite dalla vostra bocca. Ella vi sottovaluta. Non
serbare rancore. Siate caritatevole."
Poi Gesù scompare.
10- "Queste parole di Gesù stupiscono Maddalena che le dice a Don l'Horset. Questi aveva ricevuto una lettera da Amiens. Gliela lesse. Anna scriveva: "Io non la conosco, tuttavia vorrei farle sapere che passando il giorno della Pentecoste a Dozulé, ho sentito il desiderio di entrare in chiesa, e da allora non penso più che al Cristo di Dozulé. Sono ammalata (leucemia), me lo nascondono, ma io lo so lo stesso. Ma non preghi per la mia guarigione, ma per la conversione dei miei genitori che non hanno la fede. Poiché per me, io sento il mio cuore che muore e il mio spirito che si sveglia in Gesù mio Salvatore."
"Dite alla religiosa che abbia la gentilezza
di venire qui venerdì."
Venerdì 27 giugno 1975, ore 15.15, nella cappella.
Stavo per partire. Poi la luce - e Gesù si presenta come al solito.
Gesù aveva la mano destra in avanti, verso di me, laltra
pendente lungo il Suo corpo.
Mi ha sorriso e mi ha detto:
"Dite alla religiosa che non abita in questa
città che abbia la gentilezza di venire qui venerdì. Che si munisca del necessario per
scrivere; per bocca vostra le comunicherò un messaggio."
Poi Gesù mi sorride un istante e scompare.
"Questa lettera è indirizzata al capo della Chiesa:
"...Voi, capi delle Chiese, in verità vi dico, è da questa Croce innalzata sul
mondo che le nazioni saranno salvate."
Venerdì 4 luglio 1975, ore 15.15, nella cappella.
Il Signor Parroco aveva appena annunciato una terza
decina del rosario.
Improvvisamente la luce appare, Gesù mi guarda, poi guarda suor
Giovanna dArco e mi dice:
"Dite questo ad alta voce: Ecco cosa deve scrivere la
religiosa: questa lettera è indirizzata al capo della Chiesa. E Gesù di Nazareth
che ve la detta per bocca della Sua serva. Egli dice:
Beati i chiamati dal Padre Mio che hanno trovato la pace e la gioia su
questa terra di Dozulé, ma quanto sarà grande il loro numero quando il mondo intero
sarà venuto a pentirsi ai piedi della Croce Gloriosa che Io vi domando di far innalzare.
Poiché non è più il tempo in cui Io risuscitavo i corpi, ma è
venuto il momento in cui Io devo risuscitare gli spiriti.
Comprendete bene questo: i giorni che precedettero il diluvio, la gente
non dubitava di nulla fino allarrivo del diluvio che li travolse tutti. Ma oggi voi
ne siete avvertiti, voi vivete il tempo in cui vi dicevo:
"Vi saranno su questa terra degli sconvolgimenti di ogni genere.
Liniquità che è la causa di miseria e di carestia, le nazioni saranno
nellsconforto, fenomeni e segni nel cielo e sulla terra. Perciò tenetevi pronti,
poiché la grande tribolazione è vicina, tale che non si è avuta di simile dal principio
del mondo fino ad oggi e che non vi sarà mai più. "
Io ve lo dico, questa giovane generazione non passerà prima che questo
avvenga. Ma non temete nulla, poiché ecco che si erige nel cielo il segno del Figlio
dellUomo che Maddalena ha visto brillare dallOriente allOccidente.
Voi, capi delle Chiese, in verità vi dico, è per questa Croce
innalzata sul mondo che le nazioni saranno salvate.
Mio Padre Mi ha inviato per salvarvi, e il momento è venuto in cui
devo versare nei cuori umani la Mia misericordia."
Gesù mi ha detto con voce meno alta, è per questo che io non l'ho ripetuto
ad alta voce:
"Il Mio messaggio non deve dormire allombra di un
cassetto, ma deve essere verità e luce per il mondo intero."
Poi di nuovo, ad alta voce :
"Questa Croce Gloriosa deve essere innalzata per la fine
dellAnno Santo.
Questo Anno Santo deve prolungarsi fino allelevazione della Croce
Gloriosa.
Così termina il Mio messaggio. Io vi ordino di consegnarlo voi stessa
al capo della Chiesa, accompagnata da un superiore."
Poi Gesù scompare.
Suor Giovanna dArco ha ben scritto il
messaggio come Gesù le ha domandato.
Gesù lha dettato così lentamente che ha avuto tutto il tempo
per scriverlo.
Ella attende che Monsignore le nè dia lordine, per andare a
portarlo al Santo Padre.
"Voi, sacerdoti e religiose incaricati del messaggio,
non lasciate che lumanità corra alla sua perdizione."
Venerdì 19 settembre 1975, nella cappella.
Oggi la madre superiora di Blon e suor Giovanna
dArco devono avere un colloquio con Monsignore alle 16.
Mi sono recata alla cappella come ogni venerdì, poi vedo suor Maria
Margherita che mi dice: "Lappuntamento con Monsignore è alle 16." Sono
dunque ripartita e sono ritornata alle 16 a recitare una decina del rosario per il
colloquio.
Dopo questa decina che Gesù mi ha lasciato finire, ho visto la luce al
tabernacolo, senza che nessuno mi apparisse. Ho sentito una voce che mi ha detto:
"Dite al sacerdote, alle religiose e a due persone che
conoscono il messaggio di venire qui alle 17.30."
Poi la luce sparisce.
Ritorno alla cappella alle 17.30; sono presenti le tre suore, il Signor
Parroco e due persone, la Signora T. e la Signora G. che conoscono il messaggio e che sono
state scelte dalle suore.
Allora indicata, la luce appare, poi Gesù si presenta, le mani
tese verso di me.
Alza la mano destra come per benedirmi, lindice e il medio più
sollevati, e Lui dice:
"Che la pace rimanga con voi."
"Fate il segno della Croce." (Io lo faccio.)
Poi Gesù incrocia le mani allaltezza del Suo petto, alza lo
sguardo grave e triste al cielo e dice:
"Padre, che la Tua volontà sia fatta su questa terra."
Il Suo sguardo era di una grande tristezza; Egli è rimasto così un momento,
poi ha ripreso la Sua posizione normale e mi ha detto:
"Dite questo ad alta voce":
In quel momento, Gesù guarda lassemblea.
Ripeto ogni frase che mi detta.
"Voi sacerdoti e religiose incaricati del messaggio, non
lasciate che lumanità corra alla sua perdizione. Vi ho domandato di lavorare per
far innalzare la Croce Gloriosa. Non vedete che il tempo è venuto a causa dei fenomeni
che si susseguono. Poiché il tempo passa e il Mio messaggio resta nellombra.
Se così è, il numero dei salvati sarà piccolo. Ma per voi, che non
ascoltate la parola del Padre Mio, il castigo sarà grande. Poiché è dal numero dei
salvati che sarete giudicati.
Non adottate il metodo della saggezza e della riflessione, ma ascoltate
la follia del messaggio. Poiché è con questo messaggio che piace a Dio salvare il mondo.
Non siate come gli Ebrei che domandano dei segni.
Ma con questo messaggio unico e definitivo che Dio ha rivelato alla Sua
serva - le parole che sono uscite dalla sua bocca non sono parole umane; ma con quello che
le ha insegnato lo Spirito, il momento è venuto in cui devo versare nei cuori umani la
Mia misericordia, ma quelli che hanno lincarico del messaggio, sappiano bene che
sono loro che Me lo impediscono, perché lasciano il mondo nellignoranza.
Ricordatevi, i giorni saranno abbreviati a causa degli eletti, ma guai
a quelli che non eseguono la Parola di Dio."
In seguito Gesù mi dice:
"Toglietevi le scarpe, poi uscite dalla cappella, e andate fino
a quando i vostri piedi poggiano sulla terra. Poi ritornate qui."
Faccio quello che mi domanda Gesù.
Quando mi sono ritrovata in ginocchio davanti a Lui, Egli mi ha detto:
"Questa terra di Dozulé che mio Padre ha benedetto e
consacrato, noi non siamo nemmeno degni di posarvi i piedi sopra."
In seguito Gesù riprende il Suo viso raggiante di bontà e di dolcezza, mi
sorride e mi dice queste parole che ripeto a voce alta:
"Io Sono il Dio di bontà e di amore. La Mia misericordia è
infinita. Se le Mie parole oggi sono crudeli non è per condannarvi. Ma al contrario,
voglio salvare il mondo con il Mio messaggio."
Poi Gesù scompare.
Era senza dubbio la risposta di Monsignore alle due suore; nello stesso
momento, alla stessa ora, egli chiedeva loro dei segni, Monsignore domandava saggezza e
riflessione.
Gesù rispondeva a Dozulé, con tristezza.
"... In questa vita, Satana non avrà più alcun potere su di essi."
Venerdì 5 dicembre 1975, ore 18.45, nella cappella.
Era quasi lora della benedizione. La piccola
cappella era piena di gente. Malgrado la numerosa assemblea, la mia gioia è così grande
quando scorgo la luce, che non posso impedirmi di gridare:
"Ecco la luce."
Mi sono alzata e recata davanti al Santissimo Sacramento esposto.
Subito Gesù mi appare, sorridente, le mani tese verso di me come per
accogliermi.
E così bello, quale dolcezza inesprimibile. Non vedo
nientaltro che Gesù damore, non sono più nella cappella. Non esiste più
nulla, non penso più a niente, non sento più il mio corpo; credo che sia morto, non
cè altro che il mio spirito unito a quello di Gesù. Quando si è morti, credo che
sia questo che si provi.
Gesù mi dice:
"Dite ad alta voce quello che state per vedere."
In quel momento, Gesù porta la Sua mano sul Suo petto.
Devo spiegare quello che sto per vedere poiché Gesù me lo domanda.
Dico dunque ad alta voce :
"Con la mano sinistra, Gesù scosta la Sua veste dal Suo petto
(Gesù mi sorride e mi dice: "dal Suo Cuore", riprendo quindi a voce
alta)... Dal Suo Cuore escono dei raggi rossi e bianchi. La Sua mano destra è tesa verso
di noi."
Ripeto ogni frase che Egli mi detta con tanta dolcezza:
"Le fiamme del Mio Cuore Mi bruciano", dice Gesù.
"Più che mai, Io voglio riversarle su ciascuno di voi.
Ecco ciò che prometto (11) allumanità
tutta intera quando conoscerà il Mio messaggio e lo metterà in pratica:
- Addolcirò lamarezza in cui sono immerse le anime dei
peccatori.
- Moltiplicherò di grazie lanima dei sacerdoti e delle
religiose, poiché è per mezzo di essa che deve essere conosciuto il Mio messaggio.
- Terrò vicino al Mio Cuore le anime pie e fedeli, esse Mi hanno
confortato sulla via del calvario.
- Verserò i raggi della Mia grazia, quando conosceranno il Mio
messaggio, sui pagani e su tutti quelli che non Mi conoscono ancora.
- Attirerò allunità della Chiesa lanima degli eretici e
degli apostati.
- Riceverò nella dimora del Mio Cuore i bambini e le anime umili,
affinché conservino unaffezione speciale al Nostro Padre dei cieli.
- Concederò grazie di ogni genere a coloro che, conoscendo il Mio
messaggio, persevereranno sino alla Fine.
- Darò sollievo alle anime del Purgatorio, il Mio Sangue spegnerà le
loro scottature.
- Riscalderò i cuori più induriti, le anime ghiacciate, quelle che
feriscono più profondamente il Mio Cuore.
- Prometto a tutti coloro che verrano a pentirsi ai piedi della Croce
Gloriosa, e che diranno tutti i giorni la preghiera che ho loro insegnato, che in questa
vita Satana non avrà più potere su di loro e che per tutto un tempo di macchia, in un
istante, diverranno puri e saranno figli di Dio per leternità.
Mio Padre, la cui bontà è infinita, vuol salvare lumanità che
è sullorlo dellabisso. Con questo ultimo messaggio, bisogna che vi
prepariate. Sappiate che è nel momento in cui non lo crederete più che si compirà il
messaggio, poiché voi non sapete né il giorno né lora in cui Io ritornerò nella
gloria."
Per tutto il tempo che Gesù dettava le Sue promesse, dei raggi rossi e
bianchi uscivano dal Suo Cuore.
Poi riprende la Sua posizione normale e mi dice:
"Tra venti giorni, inizierete una novena, si terminerà il primo
venerdì del mese. Io vi dirò ogni giorno la preghiera che vengo ad insegnarvi. Questa
novena prolungherà lAnno Santo."
Sì, Gesù mi aveva detto "tra venti giorni"; era dunque a
Natale 1975.
Questi venti giorni, li ho trascorsi nellattesa, nella preghiera
e nel raccoglimento. Contavo i giorni. La mia gioia era grande. Ero come una ragazzina che
aspetta il suo fidanzato dopo la partenza, e che sarebbe tornato venti giorni più tardi.
Oh, Mio Gesù, comè stata dolce questattesa; sospiravo
ogni giorno ed ogni volta che una giornata passava, mi dicevo: "Non restano più che
tanti giorni" e pensavo che presto, Lavrei rivisto. Questa attesa mi era dolce,
ma cosi lunga.
Poi arrivò la vigilia di Natale.
Per ogni cristiano, Natale è la nascita del Salvatore. Quale
meraviglioso giorno quello della nascita di questo Salvatore.
Ma quanto grande era la mia gioia in quel giorno di Natale. Il
Salvatore veniva a visitarmi; mi sentivo talmente unita a Lui, questo Gesù tutto amore;
tutto misericordia.
La messa di mezzanotte era veramente una nascita, pensavo al mondo
intero, a tutti quegli infelici, a tutti quegli isolati, a tutti quei non credenti;
chiedevo a Gesù di farli partecipi di questa mia grande gioia, che Gesù dona ai Suoi
amici, la gioia spirituale che mi avrebbe sollevato fino al cielo.
Non ho neanche dovuto dormire per il resto della notte, questa dolce
notte di Natale.
Circa duemila anni fa, in questo giorno di Natale, Dio aveva donato Suo
Figlio Gesù per salvarci tutti.
Questo stesso giorno di Natale, quello stesso Gesù veniva nella
piccola cappella di Dozulé, per donarci tutta la Sua bontà, tutta la Sua misericordia e
le Sue promesse.
Oh, comera bello quel giorno di Natale 1975.
11- Cf. le promesse a suor Faustina Kowalska, apostolo della Divina misericordia. Nel 1934, Cristo diceva a suor Faustina - beatificata il 18 aprile 1993: "L'umanità non troverà la pace fino a quando non si volgerà, con fiducia, verso la Mia misericordia."
Sulla Haute Butte, il 10 gennaio 1985
"Una novena" "Primo giorno."
"Lumanità non troverà la pace finché non conoscerà il Mio messagio e non lo
metterà in pratica."
25 dicembre 1975 - Natale - ore 15.15 - Primo giorno, nella cappella.
Sono arrivata alle 15 alla cappella. Poiché sapevo
che Gesù stava per venire, il mio cuore batteva forte e facevo fatica a trattenere il
fiatone.
Ho aspettato circa quindici minuti che mi sono sembrati interminabili.
Non potevo neppure pregare talmente ero felice.
Alle ore 15.15 esatte (avevo appena sentito suonare il quarto d'ora
alla chiesa), ho visto lalone di luce al Santissimo Sacramento e mi sono avvicinata
come al solito.
In quel momento, il mio cuore aveva cessato di battere forte; mi
sembrava addirittura che non battesse più, che tutta la vita si fosse fermata in me.
Mi sono messa in ginocchio; Gesù non è apparso in questa luce, ma ho
sentito una voce forte che mi diceva:
"Dio ha parlato agli uomini. Che coloro che hanno
lincarico del messaggio ascoltino la Sua voce. A causa della loro mancanza di fede,
il mondo intero conoscerà delle grandi catastrofi che sconvolgeranno i quattro angoli
della terra.
Quello che vivete in questo momento, non è che linizio dei
dolori.
Lumanità non troverà la pace, finché non conoscerà il Mio
messaggio e non lo metterà in pratica."
Poi, un istante dopo aver sentito e ripetuto questo ad alta voce, Gesù mi
appare e mi dice:
"Volete avere la bontà di venire qui per otto giorni
consecutivi. Direte una novena che Io vi detterò ogni giorno.
Mio Padre, la cui bontà è infinita, vuole far conoscere al mondo il
Suo messaggio, per evitare la catastrofe.
Più che mai Io voglio riversare un torrente della Mia grazia su tutte
queste anime nello sconforto.
Ed ecco quello che prometto a ciascuna di queste anime quando
conosceranno il Mio messaggio e lo metteranno in pratica."
In quel momento Gesù porta la mano sul Suo Cuore, scosta la Sua
veste e ne escono dei raggi rossi e bianchi. Laltra mano è tesa verso me, verso
voi, verso il mondo.
Gesù dice (ed io ripeto ogni frase):
"Il primo giorno.
Addolcirò lamarezza in è immersa le anime dei peccatori."
"Dite con Me: "Padre Nostro"" (Gesù
lo dice con me per intero, molto lentamente.)
"Dite tre volte: "Ave Maria" " (La recito
sola.)
Poi ripeto:
"Per la tua dolorosa passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli, pace e gioia sulla terra agli uomini che Egli ama."
Gesù dice: "Direte questo tutti i giorni." Poi Egli scompare.
"Secondo giorno."
"Moltiplicherò di grazie lanima dei sacerdoti e delle religiose,
poiché è per essa che deve essere conosciuto il Mio messaggio."
26 dicembre 1975 ore 17.15 - Secondo giorno, nella cappella.
La luce, poi il Signore si presenta come la vigilia.
Porta la Sua mano sinistra sul Suo Cuore: ne escono dei raggi rossi e
bianchi.
La Sua mano destra è tesa verso il mondo.
Gesù non mi ha domandato di ripetere, ma vedevo che dopo ogni frase
Egli attendeva che io, a mia volta, la ripetessi.
"Il secondo giorno.
Moltiplicherò di grazie lanima dei sacerdoti e delle religiose,
poiché è per essa che deve essere conosciuto il Mio messaggio."
Gesù dice: "Padre Nostro" e ho continuato da sola
la preghiera, poi Egli domanda:
"Dite tre volte "Ave Maria"", che ho
ugualmente recitato da sola.
Poi Gesù continua (e io lho ripetuto):
"Per la Tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli, pace e gioia sulla terra agli uomini che Egli ama."
Gesù toglie la Sua mano sinistra tende le Sue due mani verso di me, mi sorride e scompare.
Verso Pont l'Evêque
"Terzo giorno."
"Terrò presso il Mio Cuore le anime pie e fedeli, esse Mi hanno confortato sul
cammino del calvario."
27 dicembre 1975 ore 17.15 - Terzo giorno, nella cappella.
Dal mio posto, vedo apparirmi la luce come al solito.
Nellistante in cui mi alzo, Gesù mi appare, le mani aperte, tese
verso di me.
Mi sono avvicinata e inginocchiata e Lho salutato.
In quel momento, dei raggi rossi e bianchi sgorgano dal Suo Cuore ed
Egli dice:
"Il terzo giorno.
Terrò presso il Mio Cuore le anime pie e fedeli, esse mi hanno
confortato sul cammino del calvario."
Poi Gesù dice:
"Padre Nostro" ed io proseguo da sola la preghiera.
Gesù riprende:
"Ave Maria" ed io proseguo da sola le tre "Ave
Maria".
Ed Egli continua:
"Per la Tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli, pace e gioia sulla terra agli uomini che Egli ama."
Gesù mi domanda:
"Fate il segno della Croce", ciò che faccio, poi
Gesù scompare...
I raggi che escono dal Suo Cuore devono spargersi su tutti i peccatori
pentiti e su tutti coloro che Lo invocano.
Il mare vista della Haute Butte
"Quarto giorno."
"Verserò i raggi della Mia grazia, nel momento in cui essi conosceranno il Mio
messaggio,
ai pagani e a tutti coloro che non Mi conoscono ancora."
28 dicembre 1975 ore 17.15 - Quarto giorno, nella cappella.
Dal mio posto vedo la luce. Subito Gesù mi appare,
le mani tese verso me, Egli mi sorride, poi dice:
"Il quarto giorno."
Pronunciando questo, come ogni volta, Gesù, con un gesto lento della mano
sinistra, lascia apparire il Suo Cuore. Ne escono subito dei raggi rossi e bianchi. Egli
porta in avanti la Sua mano destra verso di me, ne è visibile il palmo.
In seguito ripeto quello che Gesù mi detta:
"Verserò i raggi della Mia grazia, nel momento in cui essi
conosceranno il Mio messaggio, ai pagani e a tutti coloro che non Mi conoscono
ancora."
Gesù dice:
"Padre Nostro." Sembra che io non abbia pronunciato
"Padre Nostro", ho continuato dopo Gesù "Che sei nei cieli".
In seguito Gesù dice : "Ave Maria" ed ho proseguito
da sola; pare che labbia recitata solo due volte.
"Per la Tua dolorosa Passione, Signore, abbi pietà di noi e del mondo intero."
In quel momento, Gesù toglie la Sua mano sinistra dal Suo petto, porta in avanti le due mani, alza gli occhi al cielo e dice più forte:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace sulla terra agli uomini che Egli ama."
Poi Gesù mi guarda e mi dice:
"Fate il segno della Croce" ed scompare.
"Quinto giorno."
"Attirerò allunità della Chiesa lanima degli eretici e degli apostati."29 dicembre 1975 ore 18.30 - Quinto giorno, nella cappella.
Quel giorno, i miei figli erano a casa ed io non sono potuta andare alla cappella alle ore 17 come gli altri giorni; non mi sentivo nemmeno attirata per recarmici.
La mia famiglia è ripartita alle 18 e, dimprovviso, alle 18.30, qualche cosa mi spinge ad andare alla cappella.
Ho scorto la luce non appena vi sono giunta, poi Gesù si presenta a me come al solito e dice:
"Il quinto giorno."
I raggi escono dal Suo Cuore, ed io ripeto ogni frase:
"Attirerò allunità della Chiesa lanima degli eretici e degli apostati."
"Padre Nostro..."
"Ave Maria..."
Gesù dice linizio delle tre "Ave Maria", forse a causa della mia dimenticanza di una preghiera della vigilia. Poi ho ripetuto:
"Per la Tua dolorosa Passione, Signore..."
"Gloria a Dio... Pace e gioia..."
"Fate il segno della Croce" - "Sì."
Le Sue mani sono ricadute lentamente, Gesù mi ha guardato, mi ha sorriso, poi è scomparso.
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